Psicologa / Psicoterapeuta

 

I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: L'IMPORTANZA DI UN INTERVENTO PRECOCE. 

 

Con la definizione di Disturbi del Neurosviluppo ci si riferisce a tutte quelle condizioni o disturbi che hanno il loro esordio nelle prime fasi dello sviluppo di un bambino e che ne modificano la traiettoria tipica, compromettendone il funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale, e condizionando il quindi il suo approccio al contesto sociale, scolastico e successivamente lavorativo.

 

I disturbi del neurosviluppo comprendono una grande varietà di categorie diagnostiche tra cui: il disturbo di linguaggio e della comunicazione, i disturbi dell’apprendimento, il disturbo ADHD, conosciuto come deficit di attenzione e iperattività, il disturbo del comportamento esternalizzante (aggressività di tipo verbale, fisica o entrambe, oppositività e atteggiamenti provocatori) e internalizzante (depressione evolutiva, ansia sociale, ansia fobica, ansia generalizzata o mutismo selettivo), il disturbo dello spettro autistico, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo della condotta e la disabilità intellettiva.

 

Questa tipologia di disturbi possono riguardare un solo ambito (ad esempio il linguaggio o gli apprendimenti) oppure essere compresenti, rendendo il quadro più complesso in termini diagnostici e terapeutici.

 

Spesso alcuni di queste condizioni non sono così evidenti durante lo sviluppo, sia per una scarsa conoscenza da parte dei caregivers ( in genere i genitori) che certe difficoltà hanno un nome e rientrano in una categoria diagnostica, sia del fatto che si può attuare un percorso riabilitativo o abilitativo a seconda della situazione. Così questi bambini, non individuati come portatori di un disturbo o disagio, diventano adulti, portandosi dietro tante difficoltà e nel loro quotidiano "faticano ad adattarsi", perché appaiono troppo impulsivi, disorganizzati, incapaci di focalizzarsi o di gestire lo stress e regolare le emozioni, risultando queste inappropriate al contesto e causando in tal modo frustrazione e disagio. Attualmente il focus dell’attenzione del mondo scientifico è centrato principalmente sull’area evolutiva, ma risulta evidente che questi disturbi persistono anche nell’ età adulta; infatti, anche se le loro manifestazioni si modificano in relazione allo sviluppo di ciascun individuo, gli aspetti più caratteristici dei Disturbi del Neurosviluppo vengono di solito mantenuti, così da compromettere il benessere di chi ne è affetto in ogni fase della vita. Una vita più serena, gratificante grazie a interventi mirati è possibile anche negli adulti, ma il primo passo è arrivare velocemente alla diagnosi corretta. L’intervento terapeutico dovrà in tal caso essere non solo precoce ma anche multimodale, e richiedere quindi l’azione congiunta e sinergica di una èquipe composta da più figure professionali, come lo psicologo, il logopedista, il neuro-psicomotricista, per una presa in carico del piccolo utente che sia globale e quindi il più funzionale possibile nel rispetto delle sue esigenze evolutive. La presa in carico si propone non solo come obiettivo principale la riduzione, se non l'estinzione, di comportamenti scarsamente appropriati e disadattivi, ma anche di accompagnare il bambino nel suo naturale percorso di crescita. In tal modo l'intervento sarà volto all’acquisizione di maggiori autonomie, potenzialità e rafforzamento delle competenze, affiancata necessariamente da una crescente consapevolezza delle proprie risorse psicologiche. Il professionista che opera in questo campo ha quindi la necessità di possedere una preparazione specifica sui singoli disturbi ed essere in grado di valutare le condizioni più complesse attraverso l’attuazione di un giusto e corretto inquadramento diagnostico. Ciò è fondamentale per essere in grado di svolgere un approfondito ragionamento clinico, necessario per la definizione dell’intervento più appropriato, grazie all'utilizzo di strumenti valutativi e terapeutici basati sulle linee guida nazionali e internazionali più aggiornate che riflettono l’evidence based, ovvero sull’evidenza e/o sulla prassi clinica riconosciuta.

 

Risulta necessario la collaborazione tra l’area della Salute Mentale Infantile e quella dell’età Adulta, anche per realizzare campagne informative tese a diffondere la consapevolezza della necessità di occuparsi delle persone con patologie del Neurosviluppo durante tutto l’arco della loro vita, a partire dalle prime fasi dello sviluppo, in modo da poter incidere positivamente, modificando, la traiettoria evolutiva atipica in una condizione di sviluppo di benessere che sia totale da un punto di vista psicologico, cognitivo, emotivo e comportamentale della persona.